Ho sempre legato questa isola ad  immagini  fatte da  giungle impenetrabili, elefanti allo stato brado, distese a perdita d’occhio di piantagioni di tè e risaie,  spezie rare, cannella  ed un mare sconfinato,  con l’immancabile calore dei raggi del sole sulla pelle. Una combinazione di stimolanti sensazioni che metterebbe  chiunque a proprio agio.        Ci passarono arabi, portoghesi, olandesi ed infine gli inglesi. Questi ultimi lasciarono la loro impronta inconfondibile: sistema di guida,   costruzioni tipicamente british, campi da cricket … si potrebbe definire una piccola Inghilterra senza il suo clima  uggioso e con l’aggiunta di spiagge paradisiache.  Aderente al Commonwealth, nel1972 Ceylon si riprese il nome di un tempo, Lanka (isola splendente), facendola precedere da una lettera considerata sacra, Sri.



Arrivati a Colombo ci si accorge subito che non ha molto da offrire … è una città deludente per quel poco che ho potuto vedere compatibilmente con il tempo a disposizione,  in continua espansione avvolta dai fumi dei tubi di scappamento. Non possiede monumenti eccezionali e gli edifici coloniali hanno da tempo perso ogni splendore. Ma sono positivo, il sorriso sempre stampato sul viso della gente accompagnato dall’estrema gentilezza e la solita curiosità che non mi abbandona mai  ……………………… . ecco, lo scenario è pronto.





Viene chiamato l’orfanatrofio degli elefanti di Pinnawela sulle rive del fiume Maha Oya. Ci si arriva attraversando paesaggi sempre più belli, i binari della ferrovia seguono il percorso della strada.  In lontananza il gigantesco masso Bible Rock caratterizzato dalla cima piatta ci indica l’arrivo. Posto tranquillo immerso nel verde attraverso una fondazione dà assistenza a questi pachidermi … delicati. Una piccola donazione e poi via …







Dambulla  è un luogo senza particolari attrattive. Formato da grotte riccamente decorate che formano un’insieme di luoghi sacri per il Buddhisno è in un punto strategico di passaggio per visitare la regione.





Arriviamo a Sigiriya,  solitaria  e imponente. Questo complesso sembra sfidare la giungla dall’alto di un colossale monolito con pareti molto ripide che guardano la pianura sottostante. Sicuramente è un posto di una bellezza discreta quasi riservata che ha offerto alcune ambientazioni al film di Indiana Jones …




All’origine di questo eccezionale tesoro archeologico c’è una tragedia umana. Come in storie già lette, il figlio dopo aver ucciso il padre e scacciato il fratello, si rifugiò qui e fece costruire palazzi e straordinari giardini oltre a una fortezza arroccata sulla roccia al riparo di attacchi. Come tutte le storie a lieto fine, il fratello ritorna alla testa di un esercito per scacciare il fratello dalla sua fortezza dorata. Ci arriviamo attraversando piccoli villaggi con alcune case sparse e qualche albergo.





Siamo a Anuradhapura, centro storico dell’isola.  E’ la città santa del buddismo cingalese e circa duecento anni fa venne scoperta nella giungla da un esploratore inglese, e quello che venne alla luce furono le rovine di un autentico tesoro archeologico. Abitata fin dal V sec. A.C. divenne nel giro di alcuni secoli un regno potentissimo nel quale si susseguirono ben 119 sovrani conservando il rango di capitale fino al X sec.




Ruwanwelisaya è una meraviglia architettonica sacra per i Buddhisti di tutto il mondo.



Sono identificate come vasche di balneazione o antiche riserve di acqua potabile chiamate Kuttam Pokuna.


Sri Maha Bodhi è considerato il più antico albero vivente al mondo e, circondato da un’inferriata,  è il luogo più sacro della città. Qui 2200 anni fa venne piantato un ramo dell’albero sotto il quale Buddha ricevette l’illuminazione a Gaya nell’India del Nord.



Abhayagiri Dagaba si   tratta  di un sito archeologico che comprende diversi monasteri ed è tra i più sacri del paese e meta di numerosi pellegrinaggi.



Avukana del Buddha scavata interamente nella roccia granitica nel V sec. riccamente decorata nei particolari. Bello.



Polonnaruwa  la  giungla avvolge questa capitale dimenticata che raggiunse il massimo splendore tra la vittoria sugli Chola intorno al 1100 e l’invasione di Arya Chakrawathi nel 1284. Che dire …  Grazie all’Unesco è uno dei migliori siti archeologici meglio conservati dello Sri Lanka. Sandakada Pahana, conosciuta come pietra della luna, è qualcosa di incredibilmente unica nell’architettura cingalese. Si tratta di una pietra semicircolare in cui è simboleggiato il ciclo del Buddhismo.













Santhmahal Prased :  forma insolita, ricorda edifici visti in Cambogia.






Rankoth Vehera è il più grande stupa dell’antica città do Polonnaruwa.


Gal- Vihara       imponenti statue scolpite nella roccia granitica dove la più interessante è quella lunga 15 m distesa sul fianco.  Colpisce il volto trasfigurato da una tranquillità infinita.





Kandy conserva ancora un notevole fascino con le sue casette tipicamente british  e una temperatura piacevole, il tutto circondato da distese di piantagioni di tè.








Il tempio del dente. Reliquia legata alla storia dello Sri Lanka,  sacra per i cingalesi. Il santuario fu bersaglio delle tigri Tamil nel 1998.








Siamo in direzione di  Nuwara Eliya. Ci arriviamo con un treno……….non quello della foto,  attraversando fiumi, boschi e spettacolari cascate.







Arrivati a destinazione a1900 metri s/m ci accoglie una pioggerellina fine, noi siamo stati particolarmente fortunati perché ha solamente piovuto tutto il giorno, in altri periodi è presente oltre  la pioggia una foschia persistente … così diceva la  guida ... bah!!  Che dire, o piace o non piace … per il resto piantagioni di tè che si estendono a perdita d’occhio sulle pendici scoscese. La visita termina alla manifattura del tè famosa per esportare tè in tutto il mondo.




Thulhagiri  Island è stato il mio primo viaggio alle Maldive nell’atollo di  Malè Nord tanti anni fa, del quale conservo un bellissimo ricordo che è riuscito a superare la prova del tempo. La  volta successiva non aveva lo stesso sapore …. è stato diverso, bello ma diverso. Dhigufinolhu  è un’isoletta sperduta in mezzo all’atollo di Malè Sud  l’acqua azzurra è caldissima la sabbia soffice. E stato il sogno di molti,  fuggire dal proprio mondo per rifugiarsi in un’isola in mezzo all’oceano. La sera illuminata da miliardi di stelle le puoi toccare con mano mentre la vita scorre in 200 metri da un capo all’altro.







Lasciato lo Sri Lanka le Maldive sembrano un mondo a parte, come se le isole trasformassero ogni inquilino in una sorta di imperatore. E un’avventura unica della vita … certo non concessa a tutti,  qui si possono accarezzare sogni di fuga ma ci si può trovare faccia a faccia  con la forza degli elementi in tutta la loro forza spietata. Penso a quelle mattine quando per vedere l’alba mi alzavo ad orari  impossibili, e Cri, al solo pensiero, si  girava dalla parte opposta. Penso ai gechi  appiccicati al muro in una posizione assurda ed ai  granchi che zampettano sulla veranda mentre il vento caldo  portava il suo sapore salmastro nell’aria.  Penso al rumore costante del mare che si infrangeva  sulla barriera corallina per poi entrare  nella stanza senza disturbare, mentre i colori del cielo con il passare delle ore assumevano colori magici …






dobbiamo  coltivare i nostri sogni ed assecondare i nostri desideri senza mai abbandonarli, perché come diceva Leibniz : Viviamo nel migliore dei mondi possibili … penso che  non dovremmo mai dimenticarcelo. 

Nessun commento:

Posta un commento